DESCRIZIONE
Come il rosso per Tiziano, il blu per Kandinskij o il giallo per Van Gogh, per Carlo Goldoni il rosa è una chiave poetica, la cifra di un’ispirazione. Goldoni è forse il primo autore della storia della letteratura mondiale “alta” che si è avventurato nella leggerezza dell’essere, sulle orme delle donne della sua vita. Ritraendole con grande lealtà, anche dove pensava di denunciare qualche loro condotta discutibile, ha finito per edificare piccoli grandi monumenti alla loro forza vitale e alla loro novità sociale.
Il polittico Rosa Goldoni è una collezione di ritratti, dove le varie vicende si rispecchiano, si dissociano, si intrecciano e creano una sempre più percepibile logica di rimandi e riferimenti. Sotto di essi prende forma una grande domanda, che è relativa alla convivenza tra donna e uomo nel nostro tempo…
L’attualizzazione del linguaggio goldoniano, e in primo luogo della sua Arte della Commedia, è il punto di forza dello spettacolo, portato in scena da un gruppo di sole attrici che, nel loro trasformismo, trattano con lo stesso sguardo disincantato tanto le maschere maschili quanto quelle femminili. Il risultato è un inno alle donne molto intrigante e molto poco retorico, che lascia un retrogusto sorridente e stimolante insieme, continuamente sottolineato dalle citazioni musicali cantate dalle attrici, pescate dal repertorio pop contemporaneo. Invece che toglierle, a tutti, come voleva Goldoni, qui le maschere sono state messe, a tutti, anche ai personaggi che in origine non le avevano.
A volte il miglior omaggio a un autore è il tradimento, purché ci siano ragione e passione.
DETTAGLI
con Lucia Zaghet, Giulia Colussi, Daria Sadovskaia
e con Alice Gaspardo tastiere
Jacopo Pittino batteria
drammaturgia e regia Ferruccio Merisi
Compagnia Hellequin